L’HCB Alto Adige Alperia comunica ufficialmente di avere trovato l’accordo per l’ingaggio del difensore statunitense, con origini e passaporto svedesi, Philip Samuelsson per la stagione 2025/26. Il 33enne è reduce da tre stagioni in DEL, una con i Fischtown Pinguins e due con gli Straubing Tigers, ma in carriera vanta tra il resto anche 563 presenze in American Hockey League, 13 in NHL e 155 in SHL svedese. Nel suo palmares trovano spazio un oro al Mondiale U18 con la Nazionale statunitense e un campionato di NCAA.
Samuelsson è un difensore solido e dotato di grande fisicità (188 cm x 88 kg). Di stecca sinistra, è apprezzato non solo per le sue doti difensive, ma anche per la sua visione di gioco, qualità che gli permettono di giocare sia in situazione di powerplay che di penalty killing.
La carriera
Il nuovo terzino dei Foxes è figlio d’arte. Suo padre è infatti Ulf Samuelsson, che tra gli anni ’80 e ’90 ha giocato 1.212 partite di NHL vincendo per due volte la Stanley Cup con i Pittsburgh Penguins nel 1991 e nel 1992, svolgendo poi a lungo il ruolo di allenatore, assistente e associato, sempre in NHL. Anche i suoi due fratelli Adam e Henrik e sua sorella Victoria sono giocatori di hockey professionisti (Henrik ha anche esordito in NHL).
Philip nasce a Leksand, in Svezia, durante le vacanze estive dei suoi genitori, crescendo poi negli Stati Uniti. Nel 2009 gioca i Mondiali U18 con gli USA, vincendo la medaglia d’oro e venendo poi selezionato per il draft, dove viene scelto dai Pittsburgh Penguins al secondo giro come 61esima scelta. Fino al 2011 gioca poi in NCAA, che vince con il Boston College. È il 2011 quando firma il suo primo contratto da professionista nell’organizzazione dei Pittsburgh Penguins, venendo schierato principalmente in AHL con il farm team dei Wilkes-Barre/Scranton Penguins e per alcune partite anche in ECHL con i Wheeling Nailers. Nelle successive sette stagioni gioca in American Hockey League, cambiando poi organizzazione e vestendo le maglie di Portland Pirates, Springfield Falcons, St. John’s IceCaps, Charlotte Checkers e Lehig Valley Phantoms, ricoprendo anche il ruolo di assistente capitano. In 563 presenze in AHL mette a segno 163 punti (30+133), risultando nel 2018 anche il miglior giocatore per plus/minus dell’intera lega (+44). In questi anni realizza anche il sogno di esordire in NHL: 5 le presenze con la maglia dei Pittsburgh Penguins, la stessa con cui suo padre vinse due Stanley Cup, 8 invece con quella degli Arizona Coyotes.
Nel 2019 inizia la sua avventura nell’hockey europeo. Firma in Repubblica Ceca con il Mountfield HK, esperienza che dura appena un mese e sette partite tra campionato e Champions Hockey League, prima del trasferimento in Svezia. Qui trascorre in totale tre stagioni, una con il Leksands IF e due con l’IK Oskarshamn (155 presenze, 32 punti), per poi firmare in DEL: in un anno a Bremerhaven e due a Straubing mette a referto 83 punti (20+63) in 179 partite giocate. L’anno scorso ha giocato per la prima volta anche la Spengler Cup, proprio con i Tigers, segnando il game winning goal del quarto di finale contro il Pardubice e perdendo soltanto in finale contro il Fribourg-Gottéron. Con Straubing nella stagione appena passata è stato uno dei giocatori più utilizzati sul ghiaccio (una media di 20 minuti e 45 secondi a partita) e uno di quelli che ha bloccato più tiri (61). Vanta anche la miglior percentuale di passaggi riusciti (85,8%, 1.644 su 1.917).
“Sono felicissimo di potere unirmi ai Foxes – spiega –. L’Italia è un luogo dove mi sarebbe sempre piaciuto giocare. Bolzano è una squadra con una grande tradizione e sono grato di indossarne la maglia la prossima stagione. Darò tutto per il team e i miei compagni, tutto quello che è necessario per vincere. Non vedo l’ora di poter festeggiare tante vittorie in uno stadio colmo di una tifoseria così appassionata. Let’s go Foxes!”.
Ulteriori informazioni su Philip Samuelsson: https://www.eliteprospects.com/player/10809/philip-samuelsson