L’ad biancorosso Dieter Knoll premiato con la Croce di Merito del Tirolo

(comunicato stampa Provincia di Bolzano)

Sono complessivamente 54 le personalità del Tirolo che hanno ricevuto oggi (9 settembre) i riconoscimenti della Croce di merito del Land Tirolo e dell’attestato di merito per azioni di salvataggio. L’onorificenza, conferita ogni due anni alle personalità tirolesi che si sono distinte in opere a favore della collettività a Nord e a Sud del Brennero, è stata consegnata dal presidente della Provincia di Bolzano e dal Landeshauptmann del Tirolo del Nord Günther Platter nell’ambito di una cerimonia a Castel Tirolo. Fra i 42 cittadini tirolesi che hanno ottenuto la Croce di merito ci sono anche 9 altoatesini, mentre sono 3 gli altoatesini fra i 12  destinatari dell’attestato di merito. Fra loro c’è anche Matteo Valorzi, un bambino di soli otto anni che soccorse la madre dopo un incidente stradale avvenuto due anni fa.

Gli altoatesini premiati

Gli altoatesini insigniti della Croce al merito sono Dieter Knoll, da oltre 20 anni presidente, ad e membro del cda dell’Hockey 

Club Bolzano; Heinrich Gasser, pioniere dell’arte contemporanea in Alto Adige e da 30 anni membro onorario del consiglio del Museion; Carl Philipp Hohenbühel, membro onorario del cda, tesoriere e dal 1998 presidente del Südtiroler Burgeninstitut; Robert Gamper, dal 1975 parroco di Gries in pensione da appena pochi giorni, impegnato per la pastorale degli anziani e per il mantenimento delle chiese e del cimitero storico di Gries; Franz Hauser, guida dei giovani nel Südtiroler Alpenverein, presidente dell’Avs Bassa Atesina, volontario della Croce Bianca di Bolzano e cofondatore dell’associazione HeimatpflegeWelschtirol, ha lavorato come volontario alla realizzazione  della ferrata di Favogna e al gruppo di lavoro Autoproduzione per coltivare patate insieme agli studenti delle scuole; Franz Tauber, fondatore dell’Associazione turistica di Velturno, fondatore e Obmann del comitato turistico Valle Isarco nonché delle settimane culinarie delle castagne della Valle Isarco, giudice di pace; Hansjörg Elsler, attivo da oltre 20 anni nel settore della disabilità, presidente dell’associazione 

AEB fra il 2008 e il 2016, referente per le persone con disabilità nello Sportclub Merano; Gervasio Giusti, dal 1966 organizzatore dei soggiorni estivi per bambini per l’Associazione Nazionale Alpini, presidente del consiglio pastorale di Laives, fondatore e presidente dell’associazione Centro Don Bosco di Laives; Christine Holzer, da 32 anni presidente del Comitato per l’educazione permanente di Silandro, fondatrice del centro servizi per i comitati per l’educazione permanente, attiva nella formazione linguistica per i migranti.

La cerimonia è stata anche l’occasione per premiare, su proposta della Giunta provinciale, i tre altoatesini con un attestato di merito per azioni di salvataggio. Si tratta di Alexandra Engl, Ines Demetz e Matteo Valorzi. Alexandra Engl è la nipote di Thomas Niederbacher di Caminata, morto tragicamente nel 2016 nell’incendio della propria caldaia. In quell’occasione Alexandra ha salvato la vita al fratellino Raphael di appena quattro anni, rientrando nella casa in fiamme dopo che si era già messa in salvo. Ines Demetz stava viaggiando in auto insieme al figlio di tre anni quando ha notato un gruppo raccolto attorno a una persona che non respirava. A quel punto la donna, pur essendo in avanzato stato di gravidanza, è scesa dall’auto e ha contribuito in mododecisivo a salvare la vita della persona ferita anche dopo l’arrivo dei soccorsi. Matteo Valorzi, che all’epoca dei fatti aveva solo 6 anni, fu coinvolto in un incidente stradale avvenuto poco prima di Natale 2016 all’altezza di Cornedo mentre era in auto con la madre. Dopo l’incidente il piccolo è infatti riuscito allertare i soccorsi salvando la vita della madre e venendo anche insignito dal Comune di Bolzano di un riconoscimento al valore per il suo intervento. Il ragazzino non era presente alla cerimonia.

Entrambi i presidenti si sono complimentati con i premiati per l’importante impegno e per l’esempio per la collettività rappresentato dalla loro condotta.